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L’Anfiteatro di Pompei

A

ll'interno degli scavi archeologici dell'antica Pompei sorge il più antico anfiteatro tra quelli noti del mondo romano.

Presso gli antichi Romani, l'anfiteatro era la costruzione in cui venivano allestiti i combattimenti tra gladiatori ma anche altri spettacoli.

 

Quello di Pompei è uno degli anfiteatri più grandi e meglio conservati. Fu fatto edificare intorno al 70 a.C., poco dopo la fondazione della colonia, dai duoviri Caius Quinctius Valgus e Marcus Porcius, gli stessi che avevano già fatto costruire l’Odeion. Quello che si può ammirare oggi è solo lo scheletro della grande struttura che era una tempo. Poteva accogliere fino a ventimila persone provenienti non solo da Pompei ma anche dalle città vicine. Come testimoniano alcune iscrizione sulle facciate delle case, ospitava spettacoli spesso grandiosi. E succedeva anche di assistere a scontri tra città rivali come ad esempio nel 59 d.C., quando ebbe luogo una violenta rissa tra pompeiani e nocerini.

Sepolto completamente dall’eruzione del Vesuvio del 79, l’anfiteatro fu riportato alla luce durante la campagna di scavi promossa dalla dinastia borbonica nel 1748. La struttura fu edificata nella zona sud-est della città per due motivi: il primo, in quanto si trattava di un’area periferica scarsamente abitata; il secondo, per sfruttare un terrapieno preesistente nei pressi delle mura, ormai in disuso. L’accesso avveniva tramite una lunga galleria detta crypta, che possedeva quattro ingressi, due dei quali accedevano direttamente all’arena e si pensa fossero destinati al passaggio dei carri.

Come nei moderni teatri, le gradinate erano divise in settori: i posti migliori, riservati ai magistrati, si trovavano a ridosso dell’arena ed erano separati dal resto della platea da uno scomparto in muratura. Nei pressi dell’arena vi erano due spoliarii, utilizzati uno per prestare le prime cure ai feriti e l’altro per l’accesso dei gladiatori. L’arena è delimitata da un parapetto, affrescato con pitture di soggetto gladiatorio, dove sono leggibili i nomi dei magistrati che fecero realizzare le gradinate.

Una piccola curiosità: la celebre rock band britannica dei Pink Floyd nel 1971 registrò all’interno dell’anfiteatro l’indimenticabile “Live at Pompeii”, un film-concerto senza spettatori distribuito in versione cinematografica nel 1974.