Il Vesuvio
ituato a pochi km dal nostro bed and breakfast, il Vesuvio è uno dei vulcani più studiati e conosciuti della terra. È il simbolo per eccellenza della città di Napoli con la sua caratteristica e maestosa sagoma, immortalata negli anni in migliaia di cartoline e fonte inesauribile di ispirazione per opere d'arte di notevole interesse.
Il vulcano più famoso del mondo attualmente è in fase di quiescenza. Si limita a emettere fumarole, all'interno del cratere formatosi dopo l'ultima eruzione, avvenuta nel marzo 1944, d'entità modesta se paragonata a quella disastrosa che il 24 agosto del 79 d.C. seppellì Pompei ed Ercolano sotto una coltre di cenere e lapilli alta ben sette metri.
Oggi, l’area intorno al vulcano è un parco nazionale, istituito nel 1995 al fine di “conservare le specie animali e vegetali, le associazioni vegetali e forestali, le singolarità geologiche, le formazioni paleontologiche, le comunità biologiche, i biotopi, i valori scenici e panoramici, i processi naturali, gli equilibri idraulici e idrogeologici, gli equilibri ecologici del territorio vesuviano“.
Il parco rappresenta un vero e proprio scrigno di biodiversità per la flora e la fauna. La vegetazione è quella tipica della macchia mediterranea e comprende circa 900 specie diverse, tra le quali si segnalano l’acero napoletano, l’ontano napoletano, ben 19 specie di orchidee e la ginestra, anch’essa presente in diverse specie. Proprio le ginestre vesuviane hanno ispirato una delle opere più famose di Giacomo Leopardi, che visse i suoi ultimi anni di vita nella villa detta delle Ginestre, posizionata tra il Vesuvio e il colle Sant’Alfonso. Per quanto riguarda la fauna, il parco ospita un’interessante comunità faunistica. Numerosi sono i piccoli mammiferi come il moscardino, il topo quercino, il coniglio selvatico, la lepre e il ghiro, mentre più di cento sono le specie di uccelli, soprattutto migranti.
Recentemente, presso il centro culturale di Villa Regina a Boscoreale è stato inaugurato il Museo del Parco Nazionale del Vesuvio, che attraverso pannelli informativi e installazioni multimediali illustra l’evoluzione geologica del complesso vulcanico, lo sviluppo della biodiversità e l’interazione dell’uomo con il vulcano. Il museo si snoda in cinque spazi espositivi: Il vulcano, che ha come tema l’evoluzione del Somma-Vesuvio e le sue specificità vulcanologiche; La nascita e l’evoluzione del suolo vesuviano, in cui vengono delineati i processi di formazione ed evoluzione dei suoli dell’ambiente vulcanico vesuviano; Il suolo e la biodiversità, che descrive i quattro Sistemi Ambientali più significativi del complesso vulcanico; Il suolo antropizzato, che illustra le conseguenze dell’uso scorretto del territorio e gli effetti sull’ambiente e sulle popolazioni; L’interazione uomo ‐ Vesuvio, che mostra come i materiali vulcanici siano stati usati per costruire abitazioni ed infrastrutture.
Per gli amanti del trekking che vogliono esplorare il territorio, vi sono 54 km di sentieri che permettono di scoprire il parco tramite escursioni di varia difficoltà. Tra i sentieri assolutamente da non perdere si segnalano: La Valle dell’Inferno, che guida alla scoperta dei luoghi più belli e degli ambienti più ricchi e pregevoli dell’area protetta; Lungo i Cognoli, che permette di godere degli scenari del Somma-Vesuvio più suggestivi e selvaggi; Il Gran Cono, che consente di camminare lungo il cratere; Il Trenino a Cremagliera, il cui tragitto ricalca il percorso storico per l’ascesa al Vesuvio dalla cittadina di San Sebastiano; e L’Olivella, che inerpicandosi tra le campagne di Sant’Anastasia conduce alle omonime sorgenti.