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La riviera partenopea

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osa vedere a Pompei e nei dintorni? Ecco un affascinante itinerario che guida alla scoperta della meravigliosa riviera partenopea. Dominata dalla mole del Vesuvio, è tutto un susseguirsi di bellezze paesaggistiche, artistiche e monumentali che aspettano solo di essere scoperte.

L’itinerario è piuttosto lungo ma può essere percorso anche a tappe, in base alle mete che si desidera visitare.

Siete pronti? La prima tappa dell’itinerario non poteva che essere la nostra amata Pompei, che raccoglie in sé due mondi molto distanti: da un lato c’è la città antica, sepolta da metri di cenere e lapilli, che offre un incredibile spaccato di vita della Roma imperiale; e dall’altro c’è la nuova Pompei, cristiana, nata grazie al beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario della Beata Vergine del Rosario. Tra gli infiniti punti di interesse del parco archeologico si segnalano: l’anfiteatro, uno degli edifici nel suo genere più antichi al mondo; il foro, dove si svolgevano le principali funzioni civili, religiose e commerciali; il lupanare, un edificio a due piani riservato esclusivamente all’esercizio della prostituzione; e la sontuosa villa dei Misteri, che conserva magnifici esempi di decorazioni parietali. A pochi passi dagli scavi archeologici si trova il santuario, altra attrazione assolutamente da non perdere, che richiama pellegrini da tutto il mondo. Lasciata Pompei, si entra in Torre Annunziata, l’erede dell’antica Oplontis, sepolta anch’essa dalla tragica eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce una quantità incredibile di tesori, tra i quali spicca la splendida villa di Poppea, grandiosa costruzione residenziale risalente alla metà del I secolo d.C., ricca di affreschi e statue marmoree.

A pochi chilometri di distanza sorge Torre del Greco, città da sempre famosa per la sua ricca e lunga tradizione nella manifattura del corallo, che ancora oggi si tramanda di generazione in generazione. Qui meritano senza dubbio una visita: la Basilica di Santa Croce, ricostruita nella prima metà del XIX secolo in stile neoclassico; la Villa delle Ginestre, in cui soggiornò il grande poeta Giacomo Leopardi; e il Museo del Corallo, dove si possono ammirare pregevoli opere in corallo, madreperla, argento, tartaruga, ardesia, pietra lavica e numerosi cammei. Inoltre, da Torre del Greco si possono facilmente raggiungere l’Osservatorio Vesuviano e il cratere del Vesuvio. La tappa successiva è Ercolano, cittadina posta lungo le basse pendici del Vesuvio che secondo la leggenda fu fondata da Ercole nel 1243 a.C. Qui è d’obbligo una sosta per visitare gli scavi archeologici, che, con quelli di Pompei e Oplontis, dal 1997 fanno parte dei Patrimoni dell’Umanità Unesco. Da vedere: le terme, la Casa dell’Atrio a Mosaico, la Casa del Bicentenario e la Casa dei Cervi. Oltre agli scavi, da non perdere anche il tratto di strada denominato Miglio d’Oro, con splendide ville edificate nel corso del Settecento.

Ripreso il viaggio, si giunge a Napoli, considerata una delle città più belle del mondo. Unica nel suo genere, è una sorta di museo a cielo aperto dove ogni angolo nasconde segreti e storie da scoprire. Il suo centro storico, che racchiude ben 27 secoli di storia, è il più grande d’Europa ed è un vero e proprio concentrato di tesori risalenti a epoche diverse. Tra i luoghi d’interesse da visitare assolutamente ci sono: il Duomo con la Cappella del Tesoro di San Gennaro, il Cimitero delle Fontanelle, il Maschio Angioino, Piazza del Plebiscito, il Belvedere di San Martino, il Monastero di Santa Chiara, il Castel dell’Ovo, la famosa via San Gregorio Armeno e il Museo Cappella Sansevero con il meraviglioso Cristo Velato. Queste sono solo alcune delle innumerevoli cose da vedere a Napoli. A questo punto l’itinerario prosegue verso Pozzuoli, entrando così nei Campi Flegrei, un’area vulcanica di notevole interesse paesaggistico-ambientale oltre che storico e archeologico. A Pozzuoli meritano una visita: la Solfatara, il cratere vulcanico famoso per la sua attività fumarola; l’Anfiteatro Flavio, uno dei più grandi dell’antichità; il Macellum, più noto come Tempio di Serapide, risalente all’epoca romana; e il Rione Terra, il primo nucleo abitato della città.

A poca distanza da Pozzuoli si trova Baia, una graziosa e tranquilla cittadina scelta come luogo di villeggiatura sin dall’antichità per le sue delizie ambientali e le rinomate sorgenti termali. In una sua epistole, il poeta Orazio scrisse “Nullus in orbe sinus Bajis praelucet amoenis”, ovvero “Nulla al mondo è più splendente dell’ameno golfo di Baia”. Per effetto del bradisismo, i resti di numerosi edifici romani si trovano sul fondo del mare. Da non perdere il Castello di Baia, costruito dagli aragonesi alla fine del XV secolo anche se nel corso del tempo è stato più volte restaurato e ulteriormente fortificato. Al suo interno è allestito il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, che custodisce reperti di straordinario valore. Infine, l’ultima tappa dell’itinerario è Cuma, altro centro archeologico di eccezionale interesse. Si tratta della prima colonia di fondazione greca in Italia, risalente al 720 a.C. Numerosi monumenti sono arrivati fino ai nostri giorni, tra i quali si segnalano: il cosiddetto Antro della Sibilla, un lungo cunicolo scavato nella roccia di epoca greco-romana, dove, secondo la tradizione, la Sibilla Cumana operava e divulgava i suoi oracoli; il Tempio di Giove, edificato nel V secolo a.C.; e il Tempio di Apollo, la cui leggendaria costruzione è attribuita al mitico Dedalo.